La situazione sembra essersi normalizzata, anche se continuano ad essere applicate tutte le norme di profilassi
Un caso di scabbia nell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria. Si sarebbe verificato poco meno di un mese fa e la fonte dell’infezione è stata un paziente ricoverato nel reparto di Medicina per altre patologie. E poiché quella della scabbia è una malattia subdola, non riconoscibile e quindi diagnosticabile al momento del ricovero del paziente affetto, è stata trasmessa ad alcuni operatori sanitari. Non appena il caso è stato diagnosticato, su segnalazione dei medici del reparto al direttore sanitario della struttura, sono state applicate tutte le norme di profilassi e prevenzione, per evitare ulteriori contagi.
Al momento sembra che vi siano due o al massimo tre operatori sanitari in malattia per “scabbia”, ma il caso è sotto controllo.
A rendere nota l’esistenza dell’infezione da scabbia è stato, ieri, il consigliere regionale del PdL, Arnaldo Sala.
«Mi giunge notizia, purtroppo ampiamente affidabile, che all’ospedale di Manduria si sarebbe verificato nel settembre scorso un caso di sospetta scabbia, senza che ad oggi risulti effettuato alcun intervento specifico di immuno-profilassi» scrive Sala, anche se in realtà quest’ultima parte non risulta a verità. «Tale circostanza, aggravata dalla successiva incuria di chi avrebbe dovuto immediatamente rimediare, avrebbe anche provocato casi di contagio nel personale sanitario, e successivamente anche tra gli autisti.
Mentre attendo chiarimenti molto più immediati di quelli conseguenti ad interrogazioni formali destinate a restare lungamente inevase, anticipo che, ove queste notizie si rivelassero veritiere, non se ne potrebbero non trarre doverose conseguenze sia nei confronti del direttore generale della Asl Ta, sia nei confronti dello stesso assessore regionale alla Sanità».
Quello di Manduria non è il primo ospedale, né sarà purtroppo l’ultimo dove si registra un’epidemia di questo tipo.