Quella della Commemorazione dei Defunti è un appuntamento molto sentito dalla comunità
Quando la famosa e discussa “crisi” del momento viene chiamata in causa in occasione di importanti occasioni.. a basso prezzo, suona sempre come una buona scusa o forse.. triste scusa; soprattutto se di mezzo c’è la Commemorazione di padri, nonni, zii o commilitoni che persero la vita nei periodi bui delle guerre mondiali del secolo XX, in nome di un ideale che oggi viene sempre più sbandierato a parole e vilipendiato nei fatti: la Patria.
Stiamo parlando di Uggiano Montefusco, che per la prima volta nella sua storia di frazione lamenta di essersi vista trascurata dalle istituzioni mandurine nel giorno del Ricordo dei Caduti. Pare che gli organizzatori della Giornata evocativa, portavoci dell’Amministrazione Comunale, per l’appunto, abbiano apportato argomentazioni di carattere economico per giustificare il ridimensionamento di quella che è una delle poche date intorno alle quali la comunità civile uggianese si stringe, l’unica non
religiosa che abbraccia il sentimento di tutte le famiglie del circondario.
religiosa che abbraccia il sentimento di tutte le famiglie del circondario.
C’è stata si la presenza del vice sindaco al mattino, con la deposizione della corona sulla lapide, non c’è stata invece la presenza di un complesso bandistico: sembrerà poca cosa, ma invece, con le rievocazioni musicali di quelle che furono marce militari e adagi commemorativi, rendono gli ex
combattenti ancora in vita orgogliosi di aver partecipato a momenti delicati della storia italiana e grati a Dio, o chi per Esso, per esserne usciti vivi.
combattenti ancora in vita orgogliosi di aver partecipato a momenti delicati della storia italiana e grati a Dio, o chi per Esso, per esserne usciti vivi.
Non da ultimo, alimenta la possibilità per le nuove generazioni che vedono negli occhi degli anziani la commozione e il sentito ricordo che certe note risvegliano, di comprendere quanto è importante il valore del sentirsi parte di una nazione.
Quale migliore investimento da parte di un ente locale per quello che potrebbe sembrare in superficie un semplice “sfizio paesano” come la “banda”, ma che invece si potrebbe tradurre in un più che economico investimento formativo per le coscienze civili di oggi e di domani?
Il presidente della sezione ex-combattenti di Uggiano, Salvatore Marasco, classe 1919, nonchè membro del comitato provinciale, ha lamentato anche l’assenza delle istituzioni alla Celebrazione della Messa serale nella Chiesa Matrice uggianese, facendosi portavoce dell’intera sezione come del resto degli uggianesi: modesta comunità civile che lotta, e ci riesce, da sempre per mantenere la propria identità e la propria storia con quei pochi appuntamenti dell’anno: la Festa patronale di San Nicola, la Festa di San Domenico, e la Commemorazione dei Caduti.
Antonio Vitale