La segnalazione, con le relative foto, da un giovane candidato del Pd
«Installazioni di gazebo senza criterio, che minano la bellezza della Villa comunale ancora nuova di zecca».
E’ la denuncia del giovane candidato Pd alle ultime consultazioni elettorali manduriane Flavio Massari (nella foto), il quale recatosi sul posto, come tanti ha potuto notare che il montaggio degli stand natalizi, «buona iniziativa in sé e per sé, non certo deprecabile» dice lo stesso Massari, abbia però portato al traforo in diversi punti della nuovissima pavimentazione, bloccando inoltre il transito di pedoni costringendoli talvolta all’infrazione del divieto più conosciuto al mondo “Non calpestare le aiuole!”.
Non solo si è detto stop al maquillage di piazza Garibaldi che avrebbe coronato un rifacimento ad opera d’arte che si può ben apprezzare passando e passeggiando per corso XX Settembre, per di più ad oggi traspare poca cura e riguardo per ciò che dopo tanti strepiti è stato portato a termine dalle passate amministrazioni, che, rimanendo in tema di Villa comunale, hanno sempre rivendicato chi l’idea, chi l’attuazione del progetto di messa a nuovo alla stregua di due fanciulli: «l’ho pensata prima io» - «no sono stato io!» - «ma io l’ho messa in atto!» - «ma ce l’hai fatta perché io ho permesso
quest’altra cosa!».
quest’altra cosa!».
Ci si augura che non giunga il momento in cui il battibecco non si trasformi in un reciproco : «l’hai rovinata tu!».
In mezzo ad un atteggiamento del genere tipicamente infantile ma tenuto da classi
dirigenti di veneranda età si collocano le giovani promesse sempre attente ed interessate a tutto ciò che accade nel circondario messapico, dai fori praticati al pavimento della Villa, come se la non curanza nei confronti della cosa pubblica fosse un ‘foro sulla propria pelle’, tanta è l’attenzione e la cura per tutto ciò che riguarda la propria Città, fino all’insoddisfatto desiderio di rinnovamento delle compagini politiche di cui si fa parte, qualunque colore esse indossino. Questo perchè qualunque compagine politica
messapica percepisce la freschezza e la voglia di fare dei giovani come cibo indigesto o vocìo da zittire una volta dissoltisi gli allucinogeni fumi elettorali.
dirigenti di veneranda età si collocano le giovani promesse sempre attente ed interessate a tutto ciò che accade nel circondario messapico, dai fori praticati al pavimento della Villa, come se la non curanza nei confronti della cosa pubblica fosse un ‘foro sulla propria pelle’, tanta è l’attenzione e la cura per tutto ciò che riguarda la propria Città, fino all’insoddisfatto desiderio di rinnovamento delle compagini politiche di cui si fa parte, qualunque colore esse indossino. Questo perchè qualunque compagine politica
messapica percepisce la freschezza e la voglia di fare dei giovani come cibo indigesto o vocìo da zittire una volta dissoltisi gli allucinogeni fumi elettorali.
Antonio Vitale