L’intervento decisivo della tenente dei Vigili Urbani Anna Rita Morleo
Un doberman randagio, che stava incutendo paura a vari passanti (ed in particolare ad un ragazzo in bici, rincorso a lungo dal cane), preso per la … gola.
Il simpatico episodio, per fortuna a lieto fine, si è verificato l’altro ieri pomeriggio lungo corso XX Settembre, nel pieno centro di Manduria. Intorno alle 16,30, la tenente Anna Rita Morleo, responsabile del Settore Viabilità del Corpo dei Vigili Urbani di Manduria, ha notato un ragazzo in bicicletta, inseguito dal doberman, che, terrorizzato, reclamava aiuto. La vigilessa ha cercato di attirare l’attenzione del cane, mentre il ragazzo, abbandonata la bici, si è rifugiato nel bar del padre, proprio lungo il corso.
La mossa non è sfuggita al doberman, che ha proseguito la sua corsa sin dentro al bar. Con molto sangue freddo, la tenente Morleo ha deciso di entrare nel bar, invitando la ragazza banconista a stare innanzitutto calma e, poi, a trovare dei biscottini. Proprio quest’esca ha funzionato: il cane ha dimostrato di gradire i biscottini (forse perché affamato) e, quindi, si è calmato. In questi frangenti, di alta tensione (si temeva una possibile aggressione da parte del cane, attratto, in particolare, dai bambini che correvano o da quelli che andavano in bici), è stato chiesto l’intervento del veterinario della Asl, il dott. Fella, e degli accalappiacani.
In attesa del loro arrivo, l’ufficiale dei Vigili Urbani di Manduria ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di due passanti (l’avv. Luca Raho e il signor Pietro Barbieri), che sono riusciti a tenere a bada il doberman, in particolare allettandolo con altri biscottini.
«Vorrei ringraziare sia i signori Raho e Barbieri, sia il titolare del bar del Corso, i quali hanno dimostrato alto senso civico, accogliendo la mia richiesta di collaborazione e mettendosi a disposizione sino all’arrivo del veterinario e dell’accalappiacani» afferma la ten. Anna Rita Morleo. «Ho poi appreso che la presenza di questo cane randagio (un doberman di circa due anni, di colore nero focato, privo di microchip), era stata segnalata anche attraverso face book. Fortunatamente sia riusciti ad evitare delle possibili aggressioni. Ora il doberman è al canile: può essere ripreso dall’eventuale proprietario, o adottato».