Fissato per il 26 gennaio la data dell’esame per la mamma della signora Calò
«Un errore nella prenotazione della Tac ha comportato lo slittamento dell’esame sino al 2012».
La Asl jonica ha immediatamente preso a cuore l’episodio della madre della signora Calò, operata di recente di tumore all’endometrio. Dopo l’intervento, i medici le hanno consigliato dei controlli periodici. In particolare attraverso la Tac. Ma, nell’ultimo tentativo effettuato per ottenere la prenotazione dell’esame, la signora Calò si era sentita rispondere che per le prime date utili occorreva attendere il 2012…
«L’episodio è vero» ammette la Asl jonica dopo averlo letto sul nostro giornale e aver contattato l’interessata, «ma è accaduto in quanto è stato commesso un errore nella prenotazione di un esame TAC urgente all’addome. Il 4 agosto scorso, la mamma della signora Calò avrebbe dovuto fare una TAC completa all’addome nell’ospedale di Grottaglie, con richiesta semplice, ovvero senza urgenza. Negli ultimi giorni di luglio è stato comunicato alla cittadina che l’apparecchio TAC di Grottaglie era andato in avaria, per cui la data dell’esame sarebbe stata aggiornata. Nel mese di dicembre, non essendo ancora stata richiamata, la signora Calò fece rifare al medico di famiglia una nuova richiesta. Con la nuova prescrizione, la donna si è presentata ad una farmacia per la nuova prenotazione e si è sentito dire che la disponibilità slittava al 2012. L’errore di fondo, che ha impedito una prenotazione rapida, nonostante la patologia oncologica, è stato individuato dallo stesso farmacista, che nella richiesta (per esame addome parziale e non completo, come era necessario) non trova segnalata l’urgenza da parte del medico di famiglia. A questo punto, su invito del CUP di Manduria, c’è stata la modifica della ricetta nei termini previsti dalla normativa».
E, finalmente, per la madre della signora Calò c’è la possibilità di sottoporsi all’esame in pochi giorni. Il direttore della Struttura della Comunicazione Istituzionale, Vito Giovannetti, ha preso atto della segnalazione e ha evaso la richiesta urgente entro le successive 72 ore, così come previsto dalle disposizioni in materia. Nel giorno stabilito, però, la madre della signora Calò dovrà sottoporsi ad un altro esame specialistico. E, pertanto, per volontà della stessa utente, la data è slittata al 26 gennaio.
Solo altri 20 giorni di attesa, pertanto, a differenza dell’iniziale anno intero. Ecco come la sanità, quindi, riesce a tenere conto delle situazioni e a venire incontro alle esigenze dell’utenza, così come, peraltro, è previsto dalla normativa.