Un uomo di grande autorevolezza morale, culturale ed intellettuale
Un uomo di grande autorevolezza morale, culturale ed intellettuale. Pastore delle anime, sempre dalla parte degli ultimi. Sacerdote di grandissimo equilibrio, che andava al di là di ogni cosa. Anche della Chiesa, per il suo modo sempre innovativo e proficuo nel rapportarsi con la gente. Un caso di sociologia religiosa e civile, come lo ha definito l’on. Domenico Amalfitano.
Manduria, su iniziativa dell’associazione “Don Luigi Neglia”, della parrocchia della SS. Trinità e dell’Amministrazione Comunale, ha ricordato don Luigi nel trentesimo anniversario della sua morte. Una suggestiva serata, per ricordare un uomo che ha inciso, forse più di tutti, nella Manduria del secolo scorso. Senza, però, scadere nell’amarcord o nella nostalgia, ma solo per prendere atto di come la sua opera sia stata grande e di come il suo messaggio ancora attuale.
Serata aperta dal presidente dell’associazione “Don Luigi Neglia”, il col. Antonio Dimitri, il quale ha ricordato alcune delle opere più significative dell’arciprete di Villa Castelli: i due congressi eucaristici, quello del 1948 e quello del 1968, e poi ancora il restauro della chiesa Madre, ad opera dell’arch. Cesanelli (concluso nel 1938). Tutti anniversari che cadono, come cifra tonda, quest’anno, proprio come quello della morte: don Luigi lasciò la vita terrena trent’anni fa, nel 1978. E per l’occasione l’associazione “Don Luigi Neglia” ha allestito, nella chiesa dello Spirito Santo, una mostra documentaria molto interessante. E, come chicca a sorpresa, ha anche allestito la camera da letto originale di don Luigi (che vediamo nella foto accanto). Una iniziativa, insomma, proprio da non perdere.
Dopo il col. Dimitri, è intervenuto il sindaco Francesco Massaro, il quale ha rimarcato come don Luigi sia «un valore condiviso molto prezioso della nostra comunità. Vi sono figure, uomini e vicende umane che si qualificano per essere presentate come testimonianze e che diventano esempio anche dopo la vita terrena. Don Luigi lo ricordiamo come una figura di uomo giusto, saggio e sapiente».
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