Il donatore è un crispianese deceduto a causa di un incidente stradale
Questa volta il viaggio delle speranza non è stato necessario. D.C., 56 anni, di Manduria, affetto da cardiomiopatia infartuale «a evoluzione dilatativa» è stato sottoposto a trapianto di cuore nelle sale dedicate alla cardiochirurgia del padiglione Asclepios al Policlinico.
L’intervento, che di fatto riapre il capitolo di trapianti cardiaci a Bari, è stato portato a termine nel corso della notte dall’équipe di cardiochirurgia, diretta dal prof. Luigi De Luca Tupputi.
«Il paziente (che prima dell’intervento era in pericolo di vita - ndr) è attualmente ricoverato in terapia intensiva - ha detto il prof. De Luca Tupputi - e il decorso operatorio è nella norma. I parametri vitali sono ottimali». Secondo l’ultimo bollettino clinico, il controllo ecografico transesofageo conferma la perfetta «contrattilità del cuore impiantato e le condizioni generali sono buone».
Il donatore è un uomo di 37 anni, Filiberto Nardelli, 37enne di Crispiano, che ha riportato un grave trauma cranico in seguito a un incidente stradale il 10 febbraio scorso e che è poi deceduto per emorragia cerebrale. A segnalare la disponibilità degli organi è stata la Rianimazione dell’ospedale S.S. Annunziata di Taranto. Alle 19.40 di giovedì scorso i chirurghi del Policlinico, giunti a Taranto, hanno espiantato il cuore, il fegato e i due reni.
Con questo intervento, riprende dopo una pausa di cinque anni l’attività di trapianto di cuore inaugurata a Bari dal prof. De Luca Tupputi nel febbraio del 2002 e proseguita con 12 casi. La ripresa del programma trapianti è avvenuta nella nuova sede al secondo piano del padiglione Asclepios, nella quale l’équipe può contare su due moderne sale operatorie, nuove venti stanze di degenza, di una terapia intensiva autonoma e dedicata e moderne apparecchiature e nuove strumentazioni diagnostiche. Una sede già dimensionata ai fini di accreditamento per i trapianti di organi.
«Si può dire che è cominciata una nuova fase - ha commentato De Luca Tupputi -. In questo padiglione siamo all’altezza di una organizzazione logistica e strutturale di altissimo livello».
«Si tratta di un nuovo punto di partenza per la nostra cardiochirurgia, grazie ad uno sforzo di riprogrammazione dell’intera attività, messo in atto in stretta collaborazione con tutto il gruppo di lavoro diretto dal professor Luigi De Luca Tupputi, e che ha comportato uno sforzo non indifferente in termini di investimenti logistici e per le attrezzature - ha detto in proposito il direttore generale dell’azienda ospedaliera policlinico-Giovanni XXIII, Vitangelo Dattoli -. Adesso siamo davvero ottimisti sulle possibilità che questo servizio di alta specialità potrà offrire per venire incontro alle esigenze degli ammalati pugliesi e delle altre regioni del Sud Italia». Con il trapianto di cuore di ieri di fatto sono state anche riaperte le liste di attesa per tale tipo di intervento al Policlinico. Al momento sono dodici gli ammalati che aspettano un cuore nuovo.
Da registrare, infine, a poche ore dall’intervento eseguito su D.C., la visita nel reparto da parte del nuovo assessore regionale alle Politiche della salute, Tommaso Fiore. Si è trattato per lui, di un «ritorno a casa», dal momento che il professor Fiore già in passato aveva diretto l’équipe degli anestesisti nei trapianti di cuore precedenti.