mercoledì 30 ottobre 2024


04/02/2011 08:41:34 - Manduria - Attualità

Ma perché non si crea un divieto d’accesso all’apice alto di piazza Garibaldi?

 
Risolto il problema dell’aumento del traffico automobilistico in via dei Mille, ecco che se ne crea, inevitabilmente, un altro nell’attigua via Pietro Maggi.
Proprio come accade col principio dei vasi comunicanti, invertendo il senso di marcia in via dei Mille, tutto il traffico proveniente da piazza Garibaldi e indirizzato verso l’esterno della città ora si canalizza in un’altra stradina del centro storico della città: via Pietro Maggi. Provocando, conseguentemente, le legittime rimostranze dei residenti.
«Con il recente provvedimento di inversione al traffico di via dei Mille, si è creata una situazione alquanto pregiudizievole per la salute dei residenti, oltre che rischiosa per l’integrità fisica degli stessi e dei pedoni (tra cui, soprattutto, molti bambini), in via Pietro Maggi» si legge in una recente lettera indirizzata da alcune decine di abitanti a sindaco e comandante della Polizia Municipale. «Rischi che sono legati all’insostenibile e pericoloso aumento del traffico veicolare (più che raddoppiato dopo l’inversione di marcia in via dei Mille), che molto spesso comporta la formazione di file di autoveicoli lunghe quanto l’intera via. File che impediscono non solo il transito sullo stretto marciapiede dei pedoni, ma anche il semplice affacciarsi dei residenti dalla porta di casa».
Nella missiva si spiega dettagliatamente cosa ha generato il recente provvedimento in materia di viabilità.
«Appare del tutto abnorme la soluzione dell’inversione al traffico di via dei Mille. Il traffico veicolare che prima dell’ordinanza era ugualmente ripartito su due vie (via dei Mille e via Pietro Maggi), è stato infatti ritenuto insostenibile per la prima via, tanto da motivarne l’ordinanza di inversione al traffico. Ma ancora più insostenibile deve essere considerato il traffico che è ora raddoppiato su via Pietro Maggi, che riceve tutte le auto che prima si dividevano su due strade diverse».
Nella lettera c’è anche una descrizione della via.
«Via Pietro Maggi, oltre ad essere di larghezza molto ridotta (certamente non superiore a quella del tratto iniziale di via dei Mille), è priva di marciapiedi di ampiezza adeguata al transito pedonale, è chiusa su entrambi i lati da alti fabbricati, che impediscono il ricambio dell’aria, favorendo al contrario il ristagno dei gas di scarico».
Chiedendo, quindi, dei provvedimenti (sarebbe sufficiente avanzare il divieto d’accesso lungo corso XX Settembre dall’altezza di via Pietro Maggi all’apice alto di piazza Garibaldi), i residenti ricordano che in questa via è ubicata anche una scuola materna.










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