La “Marugj-Frank” c’era
Il 19 marzo noi ragazzi, che partecipiamo al progetto P.O.N. “LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO PER LA LEGALITA’ IN OGNI SCUOLA “ dal titolo “Cittadini oggi, cittadini in crescita: i beni confiscati come occasione di sviluppo” con il partenariato di LIBERA, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, eravamo a Potenza dove abbiamo partecipato alla manifestazione per ricordare le vittime delle mafie.
Questa manifestazione è stata molto significativa perché ci ha fatto capire che se ci sono così tante persone (circa 80 mila) disposte a marciare nonostante la pioggia e la fatica, vuol dire che c’è ancora speranza e che non tutti si sono arresi alla criminalità organizzata.
Il nostro gruppo era costituito da 70 ragazzi accompagnati dagli insegnanti e portavamo uno striscione fatto da noi, su cui abbiamo scritto il nome della nostra Scuola MARUGJ-FRANK, uno slogan “SE C’E’ CULTURA NON C’E’ MAFIA” (con riferimento all’art. 2 della Costituzione Italiana) ed il nome di GIAMBATTISTA TEDESCO, un poliziotto di quarant’anni padre di famiglia, ucciso dalla mafia a Taranto nel 1989.
Questo slogan l’abbiamo scelto perché siamo oggi più di ieri convinti che la cultura sia lo strumento indispensabile per proseguire nel nostro cammino di crescita, anche come cittadini attivi, per condividere intenti e valori della cultura della legalità.
Fondamentale nella giornata è stato il momento in cui don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha detto queste parole: “Dobbiamo difendere la verità ed i cittadini, che devono essere tutti uguali di fronte alla legge. La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia e la corruzione è la vera mafia d’Italia. Poi si è rivolto a noi giovani, che eravamo il 90% dei partecipanti, e ci ha invitato a non arrenderci di fronte alle difficoltà.
E come arrendersi quando tanti, troppi hanno dato la loro vita per il trionfo della giustizia?
Circa novecento nomi sono stati letti da tante personalità del mondo istituzionale e civile, e noi sappiamo che dietro quei nomi c’erano persone con sentimenti, progetti, affetti …… e ora non ci sono più.
La giornata, dunque, è stata l’occasione per affermare che NOI CI SIAMO, che vogliamo fare la nostra parte. Non per essere eroi, ma per essere pienamente cittadini con diritti e doveri, studenti non destinatari passivi delle leggi, ma CUSTODI delle regole fondamentali della nostra Carta Costituzionale e interpreti della società nella quale le leggi vengono applicate.
Classi 2^ C e 2^ F