- mercoledì 05 febbraio 2025
«In Italia la legislazione che regola la gestione dei rifiuti è complessa, poco chiara e può essere facilmente raggirata»
«La notizia dei sequestri a Ilva e Cementir di Taranto ed Enel di Brindisi sottolinea il
fatto che in Italia la legislazione che regola la gestione dei rifiuti è complessa, poco chiara e può essere facilmente raggirata» afferma Gregorio Mariggiò. «Non è la prima volta che leggiamo notizie in cui si parla di ceneri da combustione che da “rifiuto speciale pericoloso” diventano “rifiuto speciale non pericoloso”.
A manduria abbiamo il caso del cementificio in cui le ceneri sono state interrate ed oggi c’è un processo per discarica abusiva.
Azioni giudiziarie per chi ha venduto quelle ceneri?
Nulla, continua a produrre “energia” dal carbone.
Le ceneri provenienti da combustione sia se considerate rifiuto speciale pericoloso o considerate rifiuto speciale non pericoloso, per alcun motivo, non dovrebbero essere usate come sottoprodotti per l’utilizzo in altre attività, sia edili che agricole.
La cosa paradossale è che questo tipo di operazione, poco etica perché rischiosa per la salute dei cittadini, alcuni vorrebbero farla rientrare nei processi e nei modelli di sviluppo virtuosi come quello dell’economia circolare.
Ma i modelli di sviluppo virtuosi dovrebbero mettere al sicuro la salute dei cittadini, non il contrario!
Ed allora (chiedo scusa se lo ripropongo..), sottolineo ancora una volta quanto sia necessaria una programmazione di “prevenzione primaria” e cioè: la chiusura di tutte le fonti inquinanti!
(primo punto del mio programma, nel programma dei verdi alle elezioni regionali del 2015!)».
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