MANDURIA - La protesta dei donatori Avis: «Manduria non può essere considerato il fanalino di coda di nessuno»
  • mercoledì 05 febbraio 2025

MANDURIA - La protesta dei donatori Avis: «Manduria non può essere considerato il fanalino di coda di nessuno»

31/01/2018 10:01:16 - Manduria - Attualità

«Se non sarà nominato a breve un medico fisso presso il Centro Emoteca del “Giannuzzi” e se non saranno ripristinati i vecchi giorni infrasettimanali di donazione, siamo pronti a dimetterci in massa»

 

«Manduria non può essere considerato il fanalino di coda di nessuno. Se non sarà nominato a breve un medico fisso presso il Centro Emoteca del “Giannuzzi” e se non saranno ripristinati i vecchi giorni infrasettimanali di donazione, siamo pronti a dimetterci in massa».

Montano le polemiche fra i donatori di sangue iscritti alla sezione di Manduria dell’Avis. L’ennesima disfunzione che si è verificata l’altro ieri mattina, giornata dedicata alla donazione straordinaria di sangue, ha innescato una pronta e decisa reazione. L’Avis, stante la grande carenza di sangue di queste ultime settimane, aveva indetto e pubblicizzato una nuova giornata di raccolta straordinaria, dando appuntamento alle 8 a tutti i donatori. Ma la Asl aveva dimenticato di contattare un medico che avrebbe dovuto presenziare alle donazioni del sangue, che sono potute iniziare con quasi 2 ore di ritardo: sino alle 9,50, nonostante un’alta affluenza di donatori, il medico non era arrivato.

«La pazienza che hanno dimostrato i nostri donatori è stata encomiabile, non troviamo le parole giuste per ringraziarli» è riportato in un post della pagina Avis di Manduria. «La loro e la nostra pazienza è stata messa a dura prova dalla disorganizzazione dell’ASL, che aveva dimenticato di contattare il medico per la giornata di domenica.. Ogni volta, a causa di questi disguidi, rischiamo di buttare in aria tutti i sacrifici che facciamo prima di ogni giornata di donazione, ma soprattutto rischiamo di perdere la disponibilità dei nostri donatori. Domenica mattina oltre dieci persone sono andate via, stanche di aspettare che arrivasse un medico. Ci dispiace, ma le capiamo. Siamo ormai stanchi di metterci la faccia e di confrontarci con chi non vuole trovare una soluzione a questi problemi».

Problemi che sono sorti da quando il dott. Stranieri è andato in pensione. Quasi ogni volta che si promuove una giornata di donazione del sangue, si verificano disfunzioni e comunque ritardi.

«Pur fra mille difficoltà, domenica mattina abbiamo raccolto 38 sacche di sangue. Ma adotteremo dei seri provvedimenti se a breve non sarà nominato un medico fisso presso il Centro Emoteca dell’ospedale di Manduria: noi dell’Avis saremo pronti a dimetterci in massa. Va assunto un medico responsabile del reparto. Non siamo più disposti ad aspettare».

Tantissime le critiche alla Asl espresse dai donatori nella pagina della sezione Avis di Manduria, che, lo rimarchiamo, nell’anno appena trascorso, il 2017, ha contabilizzato ben 612 donazioni.





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