MANDURIA - «La pazienza è finita: giovedì, a partire dalle 10,30, i familiari degli ammalati di Sla daranno vita ad un presidio di protesta sotto la sede della presidenza della Regione Puglia»
  • mercoledì 05 febbraio 2025

MANDURIA - «La pazienza è finita: giovedì, a partire dalle 10,30, i familiari degli ammalati di Sla daranno vita ad un presidio di protesta sotto la sede della presidenza della Regione Puglia»

14/03/2018 08:20:28 - Manduria - Attualità

Sarà presente anche il manduriano Piero Pizzi

 

«La pazienza è finita: giovedì, a partire dalle 10,30, i familiari degli ammalati di Sla daranno vita ad un presidio di protesta sotto la sede della presidenza della Regione Puglia».

Le rassicurazioni, a più riprese fornite dai rappresentanti regionali e dai vertici delle Asl pugliesi, non sono più sufficienti. Il comitato che riunisce le famiglie pugliesi degli ammalati di Sla hanno deciso di dar vita ad una forma di protesta più incisiva.

«Abbiamo avuto una pazienza da certosini, ma niente, non siamo stati premiati» è riportato in un comunicato del “Comitato 16 Novembre”. «Non sono stati sufficienti otto lunghissimi mesi affinchè le famiglie pugliesi, che si fanno carico di assistere in casa un malato da Rianimazione, ricevessero un assegno di cura».

Nei giorni scorsi, in queste stesse colonne, abbiamo raccolto lo sfogo di Rosanna, moglie di Piero Pizzi, manduriano affetto da Sla. Anche lei ha rimarcato le tante vane promesse ricevute in questi mesi.

«Siamo stanchi di parole e di comunicazioni scritte, che vengono poi puntualmente ribaltate nei fatti» si lamentano i familiari ammalati di Sla. «La pazienza è finita. Gli ammalati chiedono giustizia e hanno diritto ad esprimere in maniera civile il loro dissenso. Chiediamo il riconoscimento immediato della misura di sostegno sociale a tutti i fruitori storici dell’assegno di cura, riclassificati e in possesso dei requisiti previsti dal Dm FNA 2016».

Tra i disabili gravissimi che non ricevono l’assegno di cura del Fondo per la Non Autosufficienza ci sono oltre 90 malati di Sla: «sono tutte persone allettate, con respirazione e alimentazione assistite e bisognose di assistenza 24 ore su 24».

Almeno 300, inoltre, gli ammalati gravi celebrolesi con disturbi di coscienza seguiti dall’associazione Uniti per i risvegli, unico membro pugliese della Federazione Nazionale Trauma Cranico.

«Nonostante l’incessante interlocuzione e il fronte comune fatto con le associazioni dei disabili gravissimi costituenti - viene evidenziato - il tavolo tecnico regionale del Fondo per la Non Autosufficienza, Regione Puglia, dopo aver rinviato al 26 marzo un incontro previsto oggi, al momento ha solo promesso di dare massima priorità alla rivalutazione degli aventi diritto e mandato di liquidazione degli assegni di cura».

«Ad oggi i tempi della politica e della burocrazia - si conclude - si stanno tuttavia rivelando inadeguati alle esigenze dei disabili gravissimi che da 8 mesi sono stati lasciati senza sostegno».





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