MANDURIA - Un raro esemplare di Falco pellegrino, in difficoltà a causa di una frattura ad un'ala, recuperato e salvato in una campagna di Manduria
  • martedì 04 febbraio 2025

MANDURIA - Un raro esemplare di Falco pellegrino, in difficoltà a causa di una frattura ad un'ala, recuperato e salvato in una campagna di Manduria

05/07/2018 09:17:52 - Manduria - Attualità

Il rapace di grosse dimensioni è stato affidato all’Osservatorio Faunistico Regionale della Puglia

 

Un raro esemplare di Falco pellegrino, in difficoltà a causa di una frattura ad un’ala, recuperato e salvato in una campagna di Manduria. Il rapace di grosse dimensioni è stato notato da un volontario dell’associazione “Caccia, Sviluppo e Territorio” di Sava, il quale ha allertato la Polizia locale. Contattato il Centro di Primo Soccorso per la Fauna Selvatica di Manduria (gestito dalle Riserve Naturali), è intervenuto il medico veterinario Patrizio Fontana.

«Si trattava di un raro esemplare di Falco pellegrino (“Falco peregrinus”), maschio, giovane di un anno, animale che in volo riesce a raggiungere altissime velocità» riferisce il dott. Fontana. «Da sempre, almeno dagli antichi egizi, ha suggestionato l’uomo con la sua fiera ed austera bellezza.

Appena recuperato, il selvatico è stato visitato, radiografato, sottoposto ad idonea terapia ed alimentato. È risultata una frattura non grave, ad un ala, sicuramente da impatto con qualche tirante o traliccio».

Il personale del Centro lo ha poi affidato all’Osservatorio Faunistico Regionale della Puglia: l’equipe del prof. Camarda, della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, gli offrirà le cure migliori, garantendo il suo ritorno alla libertà.

«All’interno delle Riserve Naturali è attivo il Centro di Primo Soccorso per la Fauna Selvatica, cui si può rivolgere, gratuitamente, chiunque ritrovi un selvatico in difficoltà chiamando al numero dedicato 331/9768753» ricorda il direttore delle Riserve, Alessandro Mariggiò. «Il Centro, che opera in stretta collaborazione con l’Osservatorio Faunistico Regionale, in queste ultime settimane è stato consultato numerosissime volte. In giugno e luglio, infatti, molti uccelli al primo volo, non avendo ancora la forza necessaria, cadono spesso dal nido e restano in pericolo sul suolo. È il caso, ad esempio, del Grillaio, piccolo rapace ormai nidificante su molte nostre chiese e palazzi antichi. Un altro animale che va sempre recuperato se visto per terra, è il rondone, in quanto incapace di riprendere il volo una volta posato per terra.

Al contrario i piccoli dei rapaci notturni e i leprotti non vanno mai recuperati se visti per terra, in quanto i loro genitori, in questa fase della crescita, consentono loro di allontanarsi».





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