MANDURIA - Gli alunni delle quarte classi della scuola primaria 'F. Prudenzano' hanno raccolto la 'sfida' dell'Ordine degli Architetti di Taranto: «Ecco come si potrebbe riqualificare piazza Giovanni XXIII»
  • lunedì 03 febbraio 2025

MANDURIA - Gli alunni delle quarte classi della scuola primaria 'F. Prudenzano' hanno raccolto la 'sfida' dell'Ordine degli Architetti di Taranto: «Ecco come si potrebbe riqualificare piazza Giovanni XXIII»

26/02/2020 18:39:57 - Manduria - Attualità

Le tante idee per una piazza con un nuovo look a misura di bambino pubblicate sulla pagina del NewsPaperGame de La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi

Una città a misura di bambino!

E’ quella che sognano tutti i bambini, ma quasi sempre, pur essendo le “generazioni del futuro”, non vengono mai ascoltati.

Ora, però, gli alunni delle classi quarte della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano” hanno avuto un’occasione per dimostrare che anche i bambini della loro età hanno idee e proposte valide.

L’arch. Andrea Casto, referente per l’area orientale della provincia di Taranto dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto, ha chiesto come vorrebbero ristrutturare piazza Giovanni XXIII. Ebbene, guidati dalle maestre Teresa Crisostomo, Giulia Olivieri, Maria Leonarda Sammarco e Anna Clara Sardiello, hanno prodotto elaborati e tanti disegni. Una sintesi del loro lavoro è stata pubblicata sulla pagina del NewsPaperGame de La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, di cui pubblichiamo la versione pdf.

I ragazzi hanno ricordato, nell’articolo di apertura, che piazza Giovanni XXIII si trova lungo la via per Oria ed è comunemente denominata “piazza tubi”. Fino a poco tempo fa, infatti, ha ospitato un monumento che simboleggiava l’unione tra le tre religioni più diffuse: ebraismo, cristianesimo e islamismo. Venne realizzato, nel 2000, dall’arch. romano Maurizio Macciocchi. Dei grossi pilastri sorreggevano dei tubi metallici, che si intrecciavano fra di loro in una promessa di incontro e di pace. Purtroppo, con il passar degli anni, il monumento è diventato pericolante ed è stato rimosso.

La piazza conserva un altro simbolo di pace: un ulivo, che proveniva dalla Terra Santa. Fu piantato, alla presenza di don Luigi Ciotti, per ricordare Silvio Sammarco, il figlio di Elisa Springer. Fu lui, morto d’infarto a 53 anni, a convincere la madre a raccontare la sua tragica odissea nei campi di sterminio tedeschi.

Infine c’è stata la tromba d’aria dell’ottobre del 2018, che ha sradicato gli alberi e distrutto la pavimentazione e i marciapiedi.

Poi, negli altri quattro articoli vi sono tutte le interessanti proposte degli alunni.

Ecco i loro nomi

4 A: Marco Banditelli, Letizia Malorgio, Helis Vita Ursoleo;

4 B: Leonardo Dimagli, Erisa Doci, Alessandra Mariggiò, Rebecca Emma Mascolo;

4 C: Daphne Bianco, Alessandro Mansi, Sofia Sanzone, Matilde Stranieri;

4 D:Andrea Arcardini, Ludovica Brunetti, Martina Mandurino, Sofia Raguseo.

 





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