MANDURIA - Turco: «Adesso anche la Sicilia autorizza coltivazione del Primitivo di Manduria. La Puglia tuteli la sua etichetta»
  • lunedì 03 febbraio 2025

MANDURIA - Turco: «Adesso anche la Sicilia autorizza coltivazione del Primitivo di Manduria. La Puglia tuteli la sua etichetta»

02/05/2020 11:05:28 - Manduria - Attualità

Il consigliere regionale: «Sono anni che ci stanno scippando la denominazione del vero e autentico Primitivo e anche dell’identificazione del nostro stesso codice 199. Si faccia per questo fronte comune per ripristinare le legittime identità regionali!»

«Adesso anche la Sicilia autorizza coltivazione del Primitivo di Manduria. La Puglia tuteli la sua etichetta».

A lanciare l’allarme è il consigliere regionale di Senso Civico – Un Nuovo Ulivo per la Puglia, Giuseppe Turco.

«Un caso passato inosservato ma sul quale occorre intervenire» la premessa di Turco. «A agosto scorso è stato approvato un decreto della Regione Sicilia che autorizza la coltivazione del Primitivo di Manduria.

Quello che metto in discussione non è una questione della sola coltivazione, perché la varietà del Primitivo di Manduria identificata col codice 199 è attualmente utilizzata in 8 doc e 51 igt, ed è attualmente coltivata quasi in mezza Italia. Il problema fondamentale è che nel silenzio tombale ci stanno derubando pian piano della nostra identità viti-vinicola.

Le altre Regioni vogliono coltivare il Primitivo? Ok, nulla da obiettare. Ma bisogna obbligarli a non utilizzare il nome in etichetta o almeno limitarli come si fa per il Montepulciano, il quale, pur rientrando nelle varietà idonee alla coltivazione in Puglia, non può essere utilizzata nelle nostre igp ed è assolutamente vietato usare la specifica del vitigno in etichetta. Riappropriamoci della nostra identità viti-vinicola. Visto che si tratta di un atto di recente approvazione, credo che il disciplinare di produzione in Sicilia (o almeno lo spero) non sia stato ancora modificato. Quindi dobbiamo assolutamente opporci ad una eventuale modifica che possa riportare in etichetta il nome Primitivo. Sia chiaro, nessuno vuole impedire e né mai impedirà ai viticoltori siciliani di coltivare il Primitivo, perché anche noi in Puglia coltiviamo varietà che non sono autoctone, ma bisogna tutelare la specifica del vitigno in etichetta.

Sono anni che ci stanno scippando la denominazione del vero e autentico Primitivo e anche dell’identificazione del nostro stesso codice 199. Si faccia per questo fronte comune per ripristinare le legittime identità regionali!».





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