- sabato 08 febbraio 2025
«L’omaggio di un territorio verso il campione italiano n° 1 del tennis mondiale, si è rivelato un vero e proprio boomerang»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Demos di Manduria. Ecco il testo.
«Cari concittadini, come ben saprete, l’affare Sinner purtroppo per la nostra Manduria non accenna a placarsi.
Quello che, se fatto con i dovuti crismi, sarebbe dovuto essere un dono, l’omaggio di un territorio verso il campione italiano n° 1 del tennis mondiale, si è rivelato un vero e proprio boomerang. L’enorme passo falso compiuto ancora una volta dai vertici dell’Amministrazione comunale getta nel ridicolo un’intera comunità, la nostra, la cui unica colpa è stata quella di lasciarsi abbindolare dalle parole e dalle promesse elettorali di gente che spesso della comunità, cioè di noi, si dimentica.
L’effetto dissolvenza che tanti, ma non tutti gli amministratori comunali, auspicavano, tarda a venire.
La patata è ancora troppo bollente per poter essere digerita e rischia ancor più di offuscare i preparativi della imminente Fiera Pessima 2025. Ne è la prova il silenzio assordante dell’assessore delegato alla organizzazione dell’evento e protagonista non unico, è bene rimarcarlo, di questo scivolone che getta ancora altro fango su questa nostra comunità che è passata dalla tragicità dello scioglimento per mafia al ridicolo nazionale per un pugno di bottiglie di vino la cui provenienza parrebbe, qui il condizionale è d’obbligo, non siamo enologi, essere incerta.
Meno male che noi cittadini siamo stati graziati da Sinner stesso che non intende agire per vie legali nonostante la sua immagine sia stata usata senza chiedere le necessarie autorizzazioni a chi gestisce il marketing del tennista. Supponenza e improvvisazione. Sono queste la cose gravissime che a questa Amministrazione bisogna rimproverare.
Cari concittadini, è questo ciò che fanno questi signori da quando si sono insediati. Hanno cercato di fare, credendosi i migliori, al grido di “basta che si fa” e l’arte di arrangiarsi è regnata e regna sovrana. Le cose perché siamo fate bene, richiedono tempo e qui, invece, è un continuo “fuci ca è notti”. L’assenza totale di una politica culturale e sociale che tocchi tutti gli attori della scena civile della nostra comunità si tocca con mano. S’improvvisa, s’improvvisa sempre!
C’era una programmazione culturale una volta, confluita nel programma elettorale del sindaco, e poi, dopo le elezioni è divenuta carta straccia. Perché?
Il sindaco dal palco dei comizi proclamava, come se fosse chissà che cosa, “riporteremo Popularia a Manduria”. Sono passati 5 anni e non se n’è fatto nulla. Che poi, non ce ne vogliamo quelli di Popularia, ma quel proclama era pari al “chiù pilu pi tutti” di Cetto Laqualunque.
Un ultima riflessione sul caso Sinner degna “ti lu Nuesciu” e di matrice evangelica. Ma non è che parafrasando ed emulando vanamente nostro Signore Gesù Cristo, che tramutava l’acqua in vino in quelle famose nozze a Cana, il nostro bravo assessore ha trasmutato l’acqua nera del depuratore nelle bottiglie per Sinner?
Svegliamoci gente, svegliamoci. Dovremmo chiedere le immediate dimissioni di questo signore che ci ha trascinato nel ridicolo, ma siamo buoni, ci accontenteremo delle sue scuse, magari proprio dal palco di quella fiera di cui lui dice di essere paladino!».
Gruppo Demos Manduria