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21/06/2018 09:18:41 - Manduria - Cultura

Le riprese de L’Hobby hanno sfruttato la ricchezza dei paesaggi naturalistici e delle architetture del Salento e in particolare delle cittadine di Manduria e Maruggio

 

Si sono concluse a Manduria le riprese del cortometraggio di genere sketch comedy dal titolo L’Hobby, scritto da Luca Zesi e per la regia di Dario Acocella. Protagonisti del film sono Giovanni Anzaldo (Razzabastarda di A. Gassmann, Il capitale umano di P. Virzì, Non è un paese per giovani di G. Veronesi)  e Paola Pessot (Casanova di L. Hallstrom, Le Monde à l’Envers di J. Reninger, Benvenuti a tavola di F. Miccichè), affiancati dalla giovane Patricia Varvari.

Il film, prodotto da Adelmo Togliani per Accademia Togliani, Gregorio Mariggiò per cinemETIC e in collaborazione con Santa Ponsa Film, è stato realizzato con il contributo di Apulia Film Commission e NUOVOIMAIE.

Il cortometraggio si è avvalso inoltre, sul territorio pugliese, del supporto del Comune di Maruggio, di Acqua Orsini, Caffè Fadi, Masseria Cuturi 1881, Gianfranco Fino Viticoltore oltre a Gruppo D’Egidio Automobili di Fiano Romano (Roma).

Le riprese de L’Hobby hanno sfruttato la ricchezza dei paesaggi naturalistici e delle architetture del Salento e in particolare delle cittadine di Manduria e Maruggio.

L’Hobby è una storia dolceamara, mette in scena le diverse opinioni e aspirazioni dei due elementi di una coppia. Parla di empatia, di scontro, di punti di vista che a volte non collimano. E’ la storia di un corto circuito che è lì, in attesa di una reazione che lo faccia partire, per scatenare tutte quelle cose sempre pensate e fino a quel momento non dette.

“L’esperimento messo in campo nel cortometraggio L’Hobby è quello di una struttura drammaturgica su più livelli. Un attore in crisi con poche offerte di lavoro all’attivo, sfoga la sua frustrazione di artista incompreso con la propria compagna, che, cogliendo a pieno il suo disagio, si “permette” di definire “hobby” appunto, il suo lavoro - afferma il regista Dario Acocella  - Andando oltre il tema pretestuoso che accende la dinamica scenica, il “viaggio” dei protagonisti sarà ben più lungo e inatteso di quanto si possa immaginare. Niente è come sembra, e così un conflitto esterno, con la compagna di tutti i giorni, sarà l’occasione per innescare un complesso conflitto interno del personaggio”.

Giovanni Anzaldo racconta: “Mi ha da subito attratto l'idea di interpretare un attore in crisi descritto con grande humor. Mi ha divertito raccontare la tragedia di un uomo con i colori della commedia, l’ambientazione della vicenda in terra pugliese ha dato un valore aggiunto al film: amo questa terra, il suo vino e il fascino delle masserie dove abbiamo girato”. Prosegue Paola Pessot: “Di questo film mi ha colpito il fatto che, ad una prima lettura, non avevo capito nulla della sceneggiatura! Mi sono detta: faccio come Bruce Willis, che non aveva capito lo script di Die Hard ma decise d’interpretarlo lo stesso. Will Smith e Sean Connery non avevano capito The Matrix e lo rifiutarono entrambi. Non fu una grande scelta. Ecco, io ho preferito accettare la sfida. Il mio ruolo è quello di una donna consapevole di un sentimento che è cambiato e che affronta la cosa cercando di guardare la situazione con un salvifico distacco. E’ stato un piacere costruire questa dinamica di coppia con Giovanni Anzaldo, un attore che stimo molto”.

Il cortometraggio verrà presentato nei prossimi mesi in diversi festival nazionali e internazionali.











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