L’iniziativa di Unitre: ricordare l’attività del teatro dalla prima parte del Novecento agli anni ‘60
Una mostra sull’attività del cine-teatro Candeloro dai primi anni del ‘900 agli anni ’60. Per l’occasione, ad ottobre, lo storico teatro manduriano, ormai chiuso da diversi lustri, sarà riaperto: la mostra sarà infatti allestita al suo interno.
A promuoverla sarà l’associazione di promozione sociale “UniTre – Università delle Tre Età” di Manduria e, più nel dettaglio, sarà curata da Vincenzo Stranieri, delegato del sodalizio (recentemente è intervenuto in un convegno a Roma, presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Cinecittà, nel corso del quale ha portato la testimonianza sul cinema degli anni ‘50 a Manduria).
Nella mostra saranno esposte circa trecento locandine e altrettante recensioni giornalistiche riguardanti l’attività cine-teatrale a Manduria dai primi anni del Novecento agli anni ’60, attualmente custodite dalla biblioteca “Marco Gatti” di Manduria. In tal senso, la richiesta presentata da UniTre” è stata accolta dalla commissione straordinaria.
«Il suddetto materiale è stato catalogato presso la biblioteca comunale “Marco Gatti” di Manduria, che conserva le testimonianze delle recensioni giornalistiche relative alle attività cinematografiche e alle altre attività e manifestazioni di carattere culturale e/o politico» è riportato nella determina. «“UniTre”, che intende organizzare, nel prossimo mese di ottobre, presso il vecchio teatro Candeloro di Manduria una mostra che, seguendo un percorso costruito cronologicamente, descriva l’intera attività dei cine-teatri manduriani, attraverso l’esposizione in apposite teche, di circa 80 tra locandine e manifesti pubblicitari degli spettacoli cineteatrali locali e la riproduzione; l’esposizione, all’interno di apposite teche, delle pagine dei locali periodici che hanno censito o hanno pubblicizzato gli spettacoli sopra descritti (circa 100); la riproduzione e l’esposizione delle pagine di libri di storia locale afferenti all’argomento oggetto della mostra».