L’intervista all’avv. Giuseppe Pio Capogrosso
E’ ufficiale: il libretto rintracciato presso l'archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio) riguarda davvero il digiuno casalnovetano ed é, ormai certamente, l'introvabile libretto che gli studiosi cercano con affanno sin dai tempi del dott. Michele Greco, tra i primi storici locali ad occuparsi della questione.
A darne la notizia è l’avv. Giuseppe Pio Capogrosso, il professionista, studioso di storia locale, che ne aveva parlato in precedenti articoli comparsi su questo giornale, quando le ricerche erano ancora in corso e vi era ancora qualche incertezza.
“Il libretto che avevo rintracciato consultando l'Indice dei libri proibiti parla effettivamente della nostra Città e dell'antica pratica del digiuno dell'Immacolata nata intorno alla metà del Seicento” riferisce l'avv. Capogrosso.
“Il libretto, ristampato a Ronciglione per i tipi della stamperia Menichelli nel 1679, si apre già nelle pagine introduttive con la seguente indicazione: «Ma frà tanti, li quali si gloriano della protettione della Vergine, e della sua difésione; ragione più efficace tiene di farlo Casalnovo, terra posta dentro il muro dell’antica Manduria, e reliquie delle glorie di quella gran Città. Era per giusto giudicio di Dio questa terra molto soggetta all’ira del Cielo, & al castigo de fulmini, essendovi ogn’Anno uccisi molti Cittadini, e nelle campagne di quella Città, e dentro le medisime case. Inspirò Dio per maggior gloria di Maria, al Dottor D. Andrea Durante Sacerdote, e Rettore all’hora della Congregatione della purissima Concettione, di ricorrere all'aiuto della Beatissima Vergine, per liberarci da tante morti repentine, e da tanti timori che s’havevano dell’ira di Dio, quante volte vedevasi nubiloso il Cielo; d’istituire un digiuno perpetuo in pane, & acqua...»”.
“Seguono altre importantissime notizie, sul digiuno e sulla confraternita dell'Immacolata delle quali mi occuperò in uno studio più organico di prossima pubblicazione. Tra queste notizie interessante é la descrizione delle “Gratie concesse dalla Vergine Santissima nella terra di Casalnovo à molti di quelli, che fano il digiuno perpetuo, in pane, & acqua in honore della sua Concettione liberandoli dalle Saette”: si tratta di una parte del libretto in cui sono descritti minuziosamente alcuni fatti prodigiosi, legati al digiuno, che ebbero a verificarsi nella Casalnuovo-Manduria del '600, con tanto di indicazione di nomi e cognomi delle persone coinvolte e dei luoghi. Per fare solo un esempio, in apertura, é citato l'episodio di Sibilla Cosma e Gio Lionardo di Monopoli, madre e figlio entrambi di Casalnuovo, i quali “stando un giorno in campagna in un luogo detto la Creta” furono sorpresi da un violentissimo temporale, al quale solo il figlio scampò incolume, mentre la madre spirò fra le braccia di questo, colpita da un fulmine.”.
Aggiunge l'avv, Capogrosso: “Si scoprì, come riporta il libretto, che solo il secondo era iscritto nel libro dei digiunanti tenuto dalla Confraternita manduriana e praticava il digiuno, la prima no.
Michele Greco, nel suo celebre studio degli anni 60 del secolo scorso, che risvegliò l'interesse per la pratica devozionale nata a Manduria, chiuse con queste parole che mi hanno sempre motivato e spinto a cercare: «Potrebbesi aver la fortuna di rintracciare qualche copia di questi introvabili libretti nei vecchi fondi di qualche Biblioteca o di qualche Archivio? Speriamolo e auguriamocelo».
Sono felice che, alla fine, grazie anche alla fortuna, questa ricerca abbia dato risultati positivi.
Ringrazio pubblicamente, per l'essenziale aiuto fornitomi presso l'archivio vaticano, i rev.di don Dario De Stefano, Vicario Foraneo di Manduria e titolare della Parrocchia di S.Giovanni Bosco, e don Michele De Santis, diacono della Diocesi di Oria: senza la loro fattiva collaborazione, l'acquisizione di copia dell'antico testo, non sarebbe stata possibile”.