«Capire quella storia consente di arricchire la comprensione generale della storia nazionale, mettendone a nudo gli intrecci, le interrelazioni culturali, le dinamiche sociali ed economiche. La data di apertura della grande kermesse è il 14 ottobre»
Manduria figura tra le 87 città italiane che parteciperanno alla Giornata europea della cultura ebraica, che vede impegnati oltre l’Italia altri 27 Paesi europei nella realizzazione di un vasto ed importante palinsesto culturale, volto ad approfondire la storia e la cultura ebraica in ogni territorio in cui gli Ebrei abbiano lasciato traccia di sé.
A darne notizia è Andrea Mariggiò, presidente dell’associazione “Città Più”.
«Manduria può vantare nella sua storia la presenza di una fiorente comunità ebraica, di cui rimangono tracce nel quartiere ebraico, dove secondo la vulgata popolare vi sarebbe l’antica sinagoga, e nelle fonti indirette che riportano di nomi e famiglie ebree vissute nella città» ricorda il prof. Mariggiò. «Non lontana da Oria, che nel corso dell’Alto Medioevo rappresentò un punto di riferimento per gli Ebrei d’Italia e di Europa, Manduria si inseriva a pieno titolo in un’area segnatamente caratterizzata dalla presenza ebraica.
Alla luce di ciò, “Città Più”, di concerto con il Lions Club di Manduria e l’associazione Popularia, ha fortemente voluto che Manduria potesse porsi su un piano nazionale, mostrando con orgoglio la consapevolezza di una storia millenaria, ancora per certi aspetti poco nota ed apprezzata».
Nel corso dell’inverno, l’associazione “Città Più” ha intessuto una proficua collaborazione con l’associazione Italia-Israele di Bari, guidata da Guido Regina, il Jewish Medieval Museum di Lecce, il cui direttore è lo stimato studioso di cose ebraiche Fabrizio Lelli, e il Comitato Qualità per la vita di Taranto, che, nella persona di Carmine Carlucci, da anni valorizza la storia della provincia.
In un’operazione sinergica, questi enti culturali hanno presentato all’Unione delle comunità ebraiche italiane il proprio programma di eventi.
«al di là delle singole specificità, la storia degli Ebrei in Italia costituisce una pagina unitaria, singolare e fondamentale, che si intreccia profondamente con quella di un territorio, da secoli a vocazione multiculturale e multietnica. Capire quella storia consente di arricchire la comprensione generale della storia nazionale, mettendone a nudo gli intrecci, le interrelazioni culturali, le dinamiche sociali ed economiche. La data di apertura della grande kermesse è il 14 ottobre» conclude Andrea Mariggiò. «Il tema che unisce idealmente tutte le iniziative è quest’anno Storytelling. Le storie siamo noi: un richiamo alle radici stesse dell’ebraismo, che affondano nelle ‘storie’ narrate nella Torah, la Bibbia, patrimonio di tutta l’umanità».