A Ceglie sarà proposto lo spettacolo su De Andrè “Di musica, parole ed altre virtù..”. A Manduria lo spettacolo “Canto per Maria”
Dopo una tre giorni in Germania per le celebrazioni dei 70 anni della Società Italo tedesca di Karlsruhe, dopo 6 mesi in cui hanno toccato 4 paesi esteri, l’HPQ torna in Italia.
Lo fa con due concerti, sabato 20 e domenica 21 ottobre prossimi, uno nel Castello di Ceglie Messapica alle ore 19, per celebrare, a quasi 20 anni dalla morte, Fabrizio De Andrè e la sua opera, in un concerto che spazierà da “Il Bombarolo” a “Via del campo”, da “Il gorilla” a “Bocca di Rosa”, da “La canzone di Marinella” a “Don Raffae’”, per citarne solo alcuni, brani sottolineati dalle presentazioni della prof.ssa Erika Bascià.
“Lo spettacolo su De Andrè dal titolo “Di Musica, Parole ed altre virtù…” – dichiara Fulvio D’Abramo, medico e mandolista del gruppo – è un concerto che portiamo in giro da qualche anno e che ha sempre incontrato il favore del pubblico, dando la misura di quanto De Andrè sia ancora conosciuto e apprezzato da generazioni trasversali, ma anche per l’inedita veste sonora di cui l’abbiamo vestito”. Non è certo usuale, infatti, ascoltare la storia di Marinella o la Guerra di Piero con le sonorità dei tremoli dei mandolini, ma per un gruppo come l’HPQ e la voce di Gianni Vico, questo esperimento può dirsi senz’altro riuscito. “Per noi – dichiara Gianni Vico, cantastorie – è una scommessa vinta, un connubio che abbiamo fortemente voluto e del quale siamo orgogliosi”.
Domenica 21, invece, il gruppo sarà di scena a Manduria, nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli alle ore 19.00, per un concerto mariano, a conferma anche della versatilità musicale dell’HPQ. Fortemente voluto dal parroco, don Teodoro Tripaldi, il concerto sarà affidato ai mandolini dell’HPQ e alla voce del tenore M° Aldo Gallone, con la partecipazione di Gianni Vico, oltre alle letture di Giorgia Bibba, Eva Romano, Giulia Sammarco, Virginia Zappimbulso e alla presentazione della prof.ssa Lea Perrucci.
Per questi due concerti, la formazione vedrà in scena (oltre a Vico e Gallone) Antonio Schiavone e Roberto Bascià ai mandolini, Leonardo Lospalluti (20 ottobre) e Fulvio D’Abramo (21 ottobre) alla mandòla e Vito Mannarini alla chitarra.