E’ una raccolta di ricette di cucina casereccia: le ricette rare, storiche, preziose, ove i fiori non mancano come base, contorni e decori, non sono formule di sofisti, ma precise trascrizioni di provate e riprovate minestre, confetture, bevande usate da sempre nella regione
“I fiori sono anticipazioni sublimi ma effimere di concrete realizzazioni materiche. In essi è l’avviso di prossimi alimenti, con la promessa di frutti copiosi”
“Fiori & Fiori – Cibi e bevande” è il titolo di una raccolta di ricette di cucina casereccia scritto a quattro mani da Santina Lamusta e Nunzia Maria Ditonno, fresco di stampa per le edizioni “Artebaria”.
«In questa raccolta di ricette di cucina casereccia, per cuochi, confetturieri e liquoristi, non vi è inventiva ma schietta la tradizione di una cultura che ci ha inclusi fra i frutti, successori dei fiori, legati alle piante, alberi geneaologici, da peduncoli che cicatrizzati al taglio, portiamo a ricordo sul ventre per sempre» scrive lo storico Rosario Jurlaro nell’introduzione. «Le ricette rare, storiche, preziose, ove i fiori non mancano come base, contorni e decori, non sono formule di sofisti, ma precise trascrizioni di provate e riprovate minestre, confetture, bevande usate da sempre nella regione.
Nelle pagine, riccamente illustrate con fotografie per la maggior parte originali, è chiaro il segno di quanto il libro vuole dire e dare. Le ricette, ricordando tante fasi operative del vivere sociale, riprendono l’operosità che fu nelle officine ove furono estratti dalle spighe di grano, fiori in cima al gambo delle messi, i chicchi per la farina del pane, dalle drupe delle olive l’olio per il condimento del crudo e del cotto, dai grappoli dell’uva il buon vino».
Una ricerca ampia e completa di quelle ricette regionali in cui i fiori usati nei cibi come profumi, colori e sapori, rendono a ogni portata gradevoli l’immagine, l’odore e il gusto.