La pubblicazione è stata presentata l’altro ieri a Verona, alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Azzurro contro la violenza di genere
Quattro illustrazioni di Paolo Piccione, vice ispettore della Polizia, nella pubblicazione “.. questo non è amore 2018”, curata dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e presentata l’altro ieri a Verona, alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Azzurro contro la violenza di genere.
Si tratta del primo di una serie di eventi promossi in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, che ricorre domenica prossima. La pubblicazione che contiene le illustrazioni del poliziotto-vignettista manduriano (una delle quali è pubblicata a corredo dell’articolo), riporta l’analisi dei fenomeni criminali relativi alla violenza di genere e le iniziative messe in campo dalla Polizia di Stato per combatterli.
«Cosa si aspetta una donna, vittima di violenza di genere, dalla Polizia?» ha affermato Gabrielli presentando l’opuscolo. «Sicuramente protezione e indagini che portino presto ad aver giustizia, ma non solo. Una donna che è vittima di violenza fisica, psicologica, economica, sociale, proprio perché prevaricata in quanto donna e privata di libertà e autonomia, si sente sola, è rassegnata, prova vergogna, ha paura di ritorsioni per sé stessa e i propri figli, si crede colpevole, teme di non essere creduta.
Il poliziotto a cui chiede aiuto deve saper rispondere a questo dolore, consapevole che il più delle volte l’aggressore è una persona a cui la donna è legata da vincoli affettivi che determinano una condizione di grave stress emotivo e psicologico. Non basta applicare la legge, è necessario assicurare alla donna l’accoglienza, informazioni e sostegno necessari ad uscire dalla condizione di soggezione e isolamento che sta vivendo.
Quel poliziotto diventa allora uno snodo fondamentale di una rete fatta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi».
Per il vice ispettore Paolo Piccione è l’ennesimo riconoscimento alle sue capacità di rendere, attraverso la sua graffiante matita, dei messaggi incisivi, che utilizza a volte per rimarcare con satira aspetti della realtà che lo circonda, a volte, invece, per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche sociali rilevanti, come è già successo, ad esempio, quando, per la Questura di Napoli, ha pubblicato le tavole di Max e Stella sul bullismo.