Le toccanti testimonianze dei parenti di chi ha perso la vita nelle cavità carsiche
Ieri mattina (sabato), presso il teatro “De Sanctis” del liceo manduriano, si è tenuto un incontro per celebrare il “Giorno del Ricordo”, solennità civica nazionale italiana, istituita con la legge n.92 del 30 marzo 2004, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
L’evento culturale, introdotto e moderato dal docente di storia e filosofia, prof. Giacomo Fronzi, è stato realizzato grazie alla sinergia tra le istituzioni scolastiche del territorio, liceo “De Sanctis-Galilei”, l’IISS “L. Einaudi” e il Comune di Manduria, coinvolgendo in prima linea gli studenti delle quinte classi, che hanno animato l’incontro attraverso la lettura musicata di passi scelti di riflessione e approfondimento sul tema, a cui sono seguite le testimonianze del prof. Nicola Morrone e del signor Francesco Paolo Dilauro, parenti di militari massacrati nelle cavità carsiche dai partigiani slavi di Tito.
Non sono mancati, inoltre, i saluti da parte del commissario straordinario del Comune di Manduria, dott. Luigi Cagnazzo, e del prof. Vincenzo Di Maglie, in rappresentanza dell’IISS “L. Einaudi”. Particolarmente sentito l’intervento del dirigente scolastico del liceo “De Sanctis Galilei”, Maria Maddalena Di Maglie, che ha ricordato ai presenti che, nonostante la storia della Seconda Guerra Mondiale, tra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo, sia una storia di divisione e di odio, le nuove generazioni hanno il diritto di essere guidati nel ripercorrere la memoria dei tragici eventi del passato, troppo a lungo ignorata nei programmi di storia, al fine di cercare di superare la separazione e promuovere allo stesso tempo la speranza di un futuro migliore di condivisione e di crescita.
Alessandro Doria, Graziano Capogrosso, Sofia Capogrosso, Silvia Lamusta, Valentina Polimeno