giovedì 28 novembre 2024


01/03/2019 20:38:11 - Manduria - Cultura

Vive a Torchiarolo, ma continua a conservare la “sua” Manduria nel cuore

Vive a qualche decina di chilometri da Manduria, nel cuore del Salento: Torchiarolo, piccolo centro della provincia di Brindisi, ma al confine con quella di Lecce.

Nonostante non sia così lontana come tanti altri manduriani che vivono al nord o in altri Paesi d’Europa o del sud dell’America, Cinzia De Pace convive con la nostalgia della propria città d’origine: Manduria.

Nella città messapica, oltre alla famiglia, ha lasciato il cuore.

«Non sono troppo lontana da Manduria, è vero, ma la mia famiglia, la mia città e gli amici d’infanzia mi mancano tanto» le parole di Cinzia, che si commuove ricordando la sua infanzia.

«Ho frequentato la scuola elementare “Francesco Prudenzano”» ci racconta Cinzia. «Non ricordo i nomi delle maestre, ma i loro volti si. Avevo tanti amici coetanei con cui legai: Gianluca Soloperto, Cinzia Dinoi, Cinzia Sammarco…

Poi ci furono gli anni della scuola media: scelsi la scuola “Anna Frank”. Quindi frequentai solo un anno dell’istituto “Falcone” di Sava».

Ma i pomeriggi Cinzia, che abitava nei pressi di via per Lecce, li trascorreva spesso con le sue sorelle.

«La mia famiglia era numerosa: oltre a papà Domenico e mamma Lina, era composta da Maria Luisa e, in ordine, da me, da Morena, da Antonella, da Antonio e da Esmeralda. Porto con me le ore che trascorrevo con le mie sorelle. Spesso bisticciavamo, ma quei ricordi sono racchiusi nel mio cuore: mi mancano tanto.

Quando poi si usciva, i luoghi di ritrovo erano la villa e il viale della stazione».

Otto anni fa il trasferimento a Torchiarolo. Cinzia conosce Antonio, che poi diventerà suo marito.

«Qui a Torchiarolo c’è tutta la mia famiglia. Vivo con Antonio e con i miei due figli: Dominique, che ha 10 anni, e Bryan, che ne ha 6. Il mio sogno, però, sarebbe quello di ritornare a Manduria, anche se questa ipotesi è al momento irrealizzabile».

Già, come è strana la vita. Molti di coloro che vivono a Manduria, vorrebbero andare via: la detestano, la odiano, non sono in grado di apprezzarne la bellezza e la sfregiano in tanti modi.

«Certo, Manduria è cambiata. Qualcosa è peggiorata. Ma di solito ognuno crede che l’erba del vicino sia più verde… A me fa male quando apprendo che qualcosa non va bene. Ad esempio, l’annullamento della Fiera Pessima per due anni. Ma ai miei concittadini vorrei rivolgere un appello: amiamo Manduria. Mai dimenticare le nostre radici. Solo vivendo lontani si apprezzano tante cose.. Un abbraccio alla mia famiglia e a tutti i manduriani».

 











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