Ecco il link del gamebook digitale
Grazie all'idea e all'appassionato lavoro di Doriana Dory Dettole e Rosaria Leonardi la storia dei profughi trentini della Grande Guerra a Manduria, come raccontata dall’amico prof. Francesco Altamura, da oggi rivive anche in un gamebook digitale diventando una storia interattiva a tema storico, uno strumento di didattica.
Ecco alcuni passaggi del testo, che raccontano il viaggio e l’arrivo dei profughi a Manduria, nonché i primi giorni di permanenza.
«Sono le 20.30, la stazione è gremita di gente che ci scruta e parla sommessamente. Veniamo schierati sul piazzale e un incaricato chiede a chi tra noi sa leggere e scrivere di fare un passo avanti. Lo facciamo tutti, la gente ci guarda con diffidenza.
Poco dopo, veniamo assaliti dalla preoccupazione per i bagagli spediti da Feltre. Dove saranno finiti?».
«Viviamo nel Convento di Sant'Antonio, la nostra famiglia è troppo numerosa e i bambini sono quelli che soffrono di più. La temperatura è insopportabile, il caldo è soffocante, l'aria non è la nostra e l'acqua non è buona. E' difficile mantenere pulita la nostra stanza e il cibo è strano e ci fa ammalare: molti stanno morendo.
La gente di qui ci guarda con diffidenza e sembra non sappiano nemmeno leggere e scrivere.
La nostra permanenza è sempre più difficile.
Un tale, Giovanni Battista Los, ci dice che sta scrivendo una supplica alla Regina Margherita affinché ci spostino in un luogo meno disagiato».
«La diffidenza della popolazione locale è scomparsa. Molti vengono da noi per farsi leggere le lettere e le cartoline dei loro congiunti al fronte. In cambio riceviamo ceste con cibi locali.
La vita continua e la nostra comunità viene allietata dalla nascita di Mandurino Vittorio Emanuele, venuto alla luce il 17 giugno da Maria e Domenico Weiss, qui giunti con i loro tre figli».
Ecco il link tratto dalla pagina Facebook dell’autore.