mercoledì 27 novembre 2024


25/01/2020 10:54:00 - Manduria - Cultura

Una storia che il reduce salentino ha voluto fissare indelebilmente nelle pagine del suo ‘Internato159534’, un drammatico racconto che riporta in vita tutta l’atrocità di quella guerra

Domani, in occasione della Giornata della Memoria, presso l’auditorium del liceo De Sanctis-Galilei alle ore 10, Nicola Santoro racconterà le sue drammatiche testimonianze di guerra e prigionia nei campi di detenzione in Germania, messe nero su bianco nel suo libro “Internato 159534”.

I.M.I., queste iniziali rischiano di perdersi nella marea di acronimi che affollano la nostra quotidianità, eppure tra queste tre lettere è racchiusa un altro tragico capitolo della storia italiana durante il secondo conflitto mondiale. Gli Internati Militari Italiani, così le autorità tedesche indicarono i soldati del Regio Esercito rastrellati e deportati in Germania dopo l’8 settembre 1943, possono di diritto essere annoverati come parte della Resistenza, una ‘Resistenza senza armi’ come sottolinea Nicola Santoro, fatto prigioniero a Udine e detenuto per due anni all’interno del campo di lavoro di Treuenbrietzen.

Dopo il disarmo, infatti, a soldati e ufficiali fu data possibilità di continuare a combattere tra le fila dell’esercito tedesco. Solo in pochi accettarono mentre altri 600.000, ribellatisi all’idea di perseverare in una folle guerra in cambio di una finta libertà, vennero considerati prigionieri e derubricati ad internati militari prima e a lavoratori civili poi, privati sia dei diritti garantiti dalla Convenzioni di Ginevra sia della tutela della Croce Rossa.

Quest’opera è dedicata a tutti coloro che, rifiutandosi di collaborare con gli agonizzanti regimi totalitari fascisti e nazisti e consapevoli di dover pagare a caro prezzo la loro scelta, difesero l’onore delle forze armate italiane e la propria dignità.

Una storia che il reduce salentino ha voluto fissare indelebilmente nelle pagine del suo ‘Internato159534’, un drammatico racconto che riporta in vita tutta l’atrocità di quella guerra e di tutte le guerre grazie anche alle memorie di Fernando Simeoni, suo compagno in quei giorni, autore di un diario le cui testimonianze hanno fornito un contributo fondamentale alla stesura del libro.

La narrazione sarà accompagnata dalla musica dei Cantacunti, compagnia di cantastorie e sarà presentata dal presidente della Pro Loco di Manduria Domenico Sammarco.

L’ingresso è libero.











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