Proprio l’epidemia ha ispirato il poliedrico artista manduriano, che ha arricchito la sua variegata produzione artistica con una cartolina di straordinaria espressività
L’estro artistico di Enzo De Cillis ha brillato anche nel periodo della quarantena.
Proprio l’epidemia ha ispirato il poliedrico artista manduriano, che ha arricchito la sua variegata produzione artistica con una cartolina di straordinaria espressività. Ha come oggetto proprio il contagio da Covid 19, che continua a paralizzare il mondo e a mietere svariate centinaia di migliaia di vittime. De Cillis, attraverso il linguaggio universale della pittura, ha ritratto un uomo, verosimilmente contagiato dal virus, afflitto su uno scoglio, con una mascherina nelle mani. Nel rispetto del distanziamento sociale (una delle misure più efficaci per arginare il diffondersi del contagio), tanta gente, da lontano, saluta il protagonista del disegno.
Sentimenti ed emozioni che Enzo De Cillis esprime anche con due parole, attraverso le quali esprime la propria fiducia: “… ma risorgiamo”. Un’immagine, dunque, che ben simboleggia questa difficile fase che il mondo sta vivendo.
Quella del disegno non è l’unica passione di Enzo De Cillis, che, anche con le sue sculture, ha esposto in prestigiose gallerie: dalla “Cecchini” di Perugia” alla “Michelangelo” di Firenze, dalla “D.K.D.” di Wisbaden alla “Liberales Zentrum” di Stoccarda, solo per fare qualche esempio.
Poco meno di due anni fa, l’artista manduriano è passato poi, con grande disinvoltura, dalla pittura e dalla scultura alla “riflessione teoritica”, pubblicando il libro “La bellezza – epifania delle categorie valoriali”, edito da “Filocalia Edizioni”.Bellezza che, come scrive Luigi Pinelli nella prefazione, “De Cillis ha cercato, mediante l’arte della sua pittura, nel cuore dell’uomo, nell’animo, negli affetti, in un tramonto, in un chiaro di luna, nella chioma di un ulivo, nel colore di un fiore e che ha trovato perfino negli anfratti del dolore, della sofferenza e della miseria”.