martedì 26 novembre 2024


01/09/2020 09:03:48 - Manduria - Cultura

E’ promossa da Sud Est Donne, il Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio Manduria e l’Ambito Territoriale di Manduria

“Ero a scuola per un corso pomeridiano, ero una ragazza introversa e silenziosa. Mi vestivo con maglioni e pantaloni larghissimi, mi nascondevano ed era quello che volevo. Quando sono andata in bagno lui mi ha seguita. Mi ha violentata e mi ha lasciata per terra".

Accanto a queste poche parole un maglione grigio e un paio di jeans. Un maglione e un paio di jeans che ogni donna potrebbe avere nel proprio armadio.

17 abiti che raccontano 17 storie di donne violate: tute, pigiami, maglioni a collo alto che riproducono quelli reali indossati al momento dell’abuso. È lungo quei fili di cotone che corre la mostra itinerante “Com’eri vestita?”, nata per destrutturare i pregiudizi che colpevolizzano le donne vittime di stupro e abusi, che approda alla Fiera Pessima di Manduria, per essere inaugurata martedì 2 settembre, alle ore 18.30.

Il progetto nasce nel 2013 da un’idea di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, ed è stato diffuso in Italia dall’Associazione Libere Sinergie, che lo ha riadattato al contesto socio-culturale italiano. Al Sud, e precisamente in Puglia, la mostra è arrivata attraverso il lavoro di Rosangela Paparella e dell’APS Sud Est Donne: grazie alla collaborazione con l’Ambito Territoriale di Manduria, con il Comune di Manduria e con la Regione Puglia, il Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio Manduria ha portato la mostra, inserendola tra le sue azioni di sensibilizzazione al tema della violenza di genere, per la prima volta anche a Manduria.

L’inaugurazione della mostra vedrà i saluti istituzionali del commissario straordinario del Comune di Manduria, Luigi Scipioni, del responsabile UDP N. 7 Manduria, Raffaele Salamino, della coordinatrice socio sanitaria del Distretto N. 7 di Manduria, Filomena Summa. Interviene la coordinatrice del Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio Manduria, Angela Lacitignola.

La mostra, a ingresso libero, è visitabile sino a domenica 6 settembre 2020, dalle ore 18 alle ore 21.











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