Costruito un ponte virtuale fra le città, fra la meraviglia archeologica e storica del nostro territorio e l’associazione Italian Portland
Portland chiama Manduria e Manduria risponde dal gruppo gestione Cuore Messapico e Amministrazione comunale di Manduria.
Ieri, 2 marzo ore 8 pm per Oregon-USA e ore 5 Italia, abbiamo costruito un ponte virtuale fra le città, fra la meraviglia archeologica e storica del nostro territorio e l’associazione Italian Portland.
«L’invito, arrivato al Gruppo Gestione Cuore Messapico qualche mese fa, è stato lanciato dal direttore culturale dell’associazione Antimo Cimino, tour operator americano con cui la Spirito Salentino Cooperativa collabora da anni (https://voomago.com/) e dalla presidente dell’associazione Tonya Russo Hamilton» è riportato in un comunicato di “Spirito.Salentino”.
«L’invito, naturalmente, è stato prontamente esteso all’Amministrazione comunale di Manduria. L’incontro, realizzato grazie alla professionalità e disponibilità dell’assessore al Turismo e vice sindaco Vito Andrea Mariggiò, in rappresentanza della città e con la preziosa collaborazione della guida professionale Monica Marasco, è stato un modo originale per gli amici collegati dall’Oregon (oltre 100 soci!) di trascorrere la loro serata. Tanti gli apprezzamenti per il territorio di Manduria e per il suo glorioso passato.
L'occasione, inoltre, è stata propizia a sottolineare l'unione ormai consolidata fra il Museo Civico Manduria e il popolo americano; un motivo in più di orgoglio e di piacere per i nostri amici oltreoceano ascoltare il racconto di questa nostra tranche di storia in comune.
Tutti i partecipanti all'incontro hanno espresso il desiderio di ritornare a viaggiare e di venire presto a trovarci.
Manduria sarà pronta ad accoglierli con il suo calore e la sua storia e con la professionalità dei suoi “paladini”.
La cooperazione fra le città, anche internazionale, genera consapevolezza e una crescita esponenziale; la collaborazione fra l’Amministrazione cittadina e il privato fa crescere una comunità.
E noi, finalmente, stiamo crescendo!».