Interverranno Francesco D’Andria, Giuseppe Scardozzi, Laura Masiello, Patricia Caprino e Cristina Ancona
Suscita interesse, curiosità, desiderio di conoscenza oggi l’archeologia? Certo, se la si considera un privilegio per pochi, depositaria di arcane conoscenze precluse ai più, legate a polverosi scavi, pazienti catalogazioni e poderosi volumi oggetto di studio sicuramente la risposta è negativa.
Oggi però l’archeologia si avvale delle più avanzate tecnologie, è sempre più viva nello stabilire legami con il passato ed offrire strumenti di conoscenza per pianificare attività che sembrerebbero non avere nulla a che fare con essa. In quest’ottica la sede di Manduria di Archeoclub d’Italia ha organizzato il convegno: ”Archeologia, conoscere il passato per progettare il futuro”.
Nella suggestiva cornice del chiostro dell’ex convento degli Agostiniani, venerdì 18 giugno, alle ore 19, dopo i saluti di rito delle autorità cittadine, il prof. Francesco D’Andria, docente emerito dell’Unisalento ed Accademico dei Lincei, ci coinvolgerà in un’appassionante relazione sull’attualità dei Messapi attraverso le più recenti scoperte; Giuseppe Scardozzi, dirigente di ricerca CNR, Istituto di Scienze del patrimonio culturale, sede di Lecce, ci illustrerà le potenzialità delle carte archeologiche, strumento ormai indispensabile, in cui l’archeologia si coniuga con la tecnologia; infine Laura Masiello, coadiuvata dalle Patricia Caprino e Cristina Ancona della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo tratteranno l’affascinante tema dell’archeologia a Manduria.
Questo incontro è stato organizzato nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia, nate su iniziativa della Francia ed estese ai paesi membri nel 2019, per cui sono diventate Giornate europee nel 2020 ed a cui viene dedicato ogni terzo fine settimana di giugno.