L'edificio a due piani è costituito da una serie di stanze, alcune elegantemente decorate, che si affacciano su un bellissimo giardino
Oggi e domani 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”, e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
MANDURIA
Il palazzo Schiavoni, situato nell'omonima via dell'antico borgo San Leonardo della città di Manduria, a 36 km da Taranto e 50 km da Lecce, funge da quinta scenografica alla stretta stradina dove ancora sono visibili resti di antiche abitazioni. L'edificio a due piani è costituito da una serie di stanze, alcune elegantemente decorate, che si affacciano su un bellissimo giardino. La maggior parte del palazzo è oggi di proprietà di donna Elisabetta Arnó che lo ha trasformato in struttura ricettiva.
La storia del palazzo, costruito nel 1881 in occasione delle nozze di donna Rosa Sabini di Altamura e di don Tommaso Schiavoni di Manduria, é legata alla nascita della produzione del vino Primitivo, in quanto la sposa portò in dote le barbatelle del famoso nettare rosso, alcolico e corposo. L'edificio è stato abitato per oltre un secolo dagli eredi della famiglia: disabitato e trascurato negli ultimi decenni, è stato restaurato dalla nuova proprietaria con cura e rispetto per la storia che rappresenta.
Palazzo Schiavoni è l'unico edificio signorile del centro manduriano inserito in un bellissimo parco che conserva alcune querce secolari dell'antica foresta Oritana. L'edificio, di forma rettangolare, presenta una facciata tripartita da paraste a bugnato con la parte centrale lievemente aggettante. Le finestre ad arco ribassato evidenziano al piano nobile, al di sopra dell'architrave, elementi decorativi geometrici. Le volte all'interno di varie tipologie salentine sono decorate a stucco o dipinte.
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