L’iniziativa, promossa dallo Slow Food Vigne e Ceramiche di Grottaglie, ha coinvolto anche “La luna nel pozzo” di Grottaglie
Più di venti mitilicoltori della città pugliese aderiscono al progetto che prevede l’allevamento della cozza nera tarantina secondo un disciplinare che non garantisce soltanto la tracciabilità e la qualità del prodotto, ma anche il rispetto dell’ecosistema marino in un’area da tempo al centro del dibattito ambientale.
«La cozza nera di Taranto è diventato nella scorsa primavera un Presidio Slow Food ed è anche molto di più: innanzitutto un riconoscimento che sfida i pregiudizi che da anni, per ragioni prima di tutto ambientali, affliggono la città pugliese, e poi anche un simbolo di rinascita di una comunità che ha nella mitilicoltura le origini della propria storia» è riportato in un post dello Slow Food Vigne e Ceramiche di Grottaglie.
«Per dare forza alla sua diffusione e raccontarne la storia, abbiamo avviato un percorso di valorizzazione della “cozza” con la classica degustazione: “Birra e Cozze” in una chiave tutta pugliese grazie all’ospitalità de La Luna Nel Pozzo di Grottaglie e al Birrificio Daniel’s di Manduria. Una serata speciale durante la quale i nostri soci hanno degustato ogni portata realizzata con una birra diversa e accompagnata dalla Grika, una birra in puro stile IGA (Italian Grape Ale) che si sta facendo strada in Europa. Il tutto servito nelle ceramiche di Fasano Ceramiche CNF che aderisce alla Comunità Slow Food per la valorizzazione della Ceramica d'uso grottagliese.
Il successo della prima serata conferma il nostro proposito di proseguire nella promozione anche grazie alla collaborazione di Luciano Carrieri, referente dei miticoltori tarantini del Presìdio Slow Food».