Il consigliere comunale Domenico Sammarco, facendosi portavoce delle lamentele degli aspiranti collocati nelle graduatorie scolastiche di prima e terza fascia ATA, invia una lettera aperta agli assessori regionali Leo e Barone
Riceviamo, e pubblichiamo, la lettera aperta che il capogruppo del Gruppo Progressisti di Manduria, Domenico Sammarco, ha inviato agli assessori regionali Sebastiano Leo (Formazione e Lavoro, Politiche per il Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola, Università, Formazione Professionale) e Rosa Barone (Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria), nonché per conoscenza all’Anci Puglia, sull’utilizzo “illegittimo” dei percettori del reddito di cittadinanza.
Eccola.
«Quale consigliere comunale del Comune di Manduria e capogruppo del Gruppo Progressisti Manduria, sento il dovere di farmi portavoce di una grave situazione che piano piano si sta espandendo a macchia d’olio nelle scuole del versante ionico orientale, ma che di fatto sta coinvolgendo tutto il territorio pugliese.
La cronica carenza di personale scolastico ATA, che riguarda tutti i profili ma che in particolar modo concerne quello del collaboratore scolastico, sta portando molte scuole della provincia orientale tarantina – ma non solo - ad adottare metodi di “reclutamento” discutibili e potenzialmente illegittimi al fine di garantire la generalità dei servizi scolastici.
In particolare, sono giunte lamentele da parte di moltissimi degli aspiranti collocati nelle graduatorie scolastiche di prima e terza fascia ATA sull’impiego nelle scuole dei percettori di reddito di cittadinanza, “affiancati” ai collaboratori scolastici di ruolo in servizio presso le sedi degli istituti che, attraverso la partecipazione ai PUC, ne hanno fatto richiesta ottenendo unità che, di fatto, costituiscono una sorta di dotazione organica “anomala”, che sostanzialmente ricoprono senza alcuna legittimazione il profilo professionale di collaboratori scolastici.
Questo utilizzo è palesemente illegittimo, in quanto l’unico modo per ricoprire i profili professionali ATA è quello di inserirsi all’interno di apposite graduatorie ministeriali pubblicate a cadenza triennale ed annuale.
Sappiamo bene che la questione delle dotazioni organiche, di esclusiva competenza ministeriale, risulta essere complessa e delicata: ogni anno le unità che il Ministero assegna a tutte le scuole pugliesi sono sempre esigue e non sono sufficienti a garantire uno svolgimento adeguato dei servizi.
Tuttavia, questa stortura a cui stiamo assistendo non può lasciarci indifferenti, poiché la circostanza che soggetti non legittimati – i percettori di reddito di cittadinanza - ricoprano di fatto profili professionali legislativamente disciplinati risulta essere una grave ingiustizia nei confronti di chi, da anni, è inserito nelle graduatorie di prima e terza fascia, le uniche da cui le scuole possono attingere al fine di assegnare incarichi per i profili professionali ATA.
Il diritto all’istruzione, costituzionalmente tutelato, deve essere certamente garantito e so bene che negli ultimi anni la Regione Puglia è lodevolmente intervenuta con progetti ad hoc, volti a qualificare il sistema il sistema scolastico e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica: in particolare modo, mi riferisco al progetto “Diritti a scuola”, innovativa misura della Regione Puglia finalizzata a incrementare l’attrattività e la qualità del “Sistema Scuola” e grazie al quale le scuole, nell’espletamento di tale attività, hanno potuto contare sul supporto di personale ATA.
L’auspicio, dunque, è che gli assessorati in indirizzo, nonché la stessa ANCI Puglia, ciascuno per le proprie competenze, si adoperi attivamente affinché:
- anzitutto si stigmatizzi formalmente il comportamento degli Uffici di Piano/Servizi Sociali dei Comuni che hanno adottato provvedimenti in tal senso al fine di non procedere alla adozione di determinazioni che consentano tale distorto utilizzo dei percettori di RDC;
- si riattivino con sollecitudine misure progettuali, che, unitamente al perseguimento delle finalità strettamente legate al progetto, darebbero certamente respiro alle scuole pugliesi e consentirebbero agli aspiranti inseriti nelle graduatorie ATA di essere destinatari di convocazioni per i profili professionali richiesti.
Certi di una sensibilizzazione sull’argomento e disponibile a più compiutamente relazionare circa i termini di illegittimità sopra dedotte, si porgono cordiali saluti».
Progressisti Manduria
Domenico Sammarco