«Occorre rimediare urgentemente ai problemi causati dalle disposizioni del marzo scorso in tema di viabilità nel centro della città»
Alla vigilia della seduta del Consiglio Comunale di ieri, la.jpg)
delegazione comunale di Manduria di Confcommercio torna a far sentire la propria voce.
«Come è noto, tra gli argomenti del Consiglio Comunale, c’è, tra le altre cose, anche del provvedimento che ha invertito il senso di marcia lungo corso XX Settembre» è riportato in una nota di Confcommercio. «Confcommercio e tutti i commercianti seguiranno con molta attenzione il dibattito che ci sarà in aula. Infatti, l’attuale inversione del senso di marcia sta penalizzando notevolmente tutte le attività commerciali del centro commerciale cittadino, facendo rimpiangere il pur contestato precedente senso di marcia».
Confcommercio avanza quindi una richiesta ben precisa.
«Così come già manifestato lo scorso maggio durante la rumorosa protesta di piazza dei commercianti e successivamente in tutti gli incontri che si sono avuti con gli amministratori, si chiede, in attesa che venga redatto ed attuato un piano del traffico, il ripristino del doppio senso di marcia lungo corso XX Settembre» è la posizione degli operatori commerciali che aderiscono a Confcommercio. «Inoltre, in occasione del dibattito pubblico dello scorso novembre, tenutosi nel salone comunale, gli ingegneri urbanisti presenti affermarono che nessun provvedimento di riordino della viabilità, oltre che essere condiviso, può essere preso dopo un approfondito studio dell’intero sistema viario cittadino.
Occorre rimediare urgentemente prima che sia troppo tardi. La situazione odierna è sotto gli occhi di tutti: ovvero il centro cittadino si è di fatto desertificato e i cittadini dei comuni limitrofi, che in passato venivano a Manduria per fare i loro acquisti, oggi hanno cambiato le loro abitudini, perché arrivare al centro e parcheggiare la propria auto è diventata un’impresa».
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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”
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