MANDURIA – Incandidabilità, il Ministero stralcia la posizione di cinque ex amministratori: «Il Tribunale di Taranto ha indicato autonomamente i soggetti responsabili dello scioglimento del massimo consesso elettivo»
  • martedì 04 febbraio 2025

MANDURIA – Incandidabilità, il Ministero stralcia la posizione di cinque ex amministratori: «Il Tribunale di Taranto ha indicato autonomamente i soggetti responsabili dello scioglimento del massimo consesso elettivo»

08/11/2018 09:06:16 - Manduria - Attualità

L’udienza slitta al 28 novembre: nell’elenco ora spunta il nome dell’ex assessore Lariccia

 

Slitta al 28 novembre la prima udienza del procedimento civile a carico di alcuni ex amministratori di Manduria per i quali è stata chiesta la incandidabilità. La proroga rispetto alla prima data (9 novembre) si è resa necessaria in quanto nell’elenco dei nominativi trasmessi dal Ministero dell’Interno all’Avvocatura Distrettuale di Lecce e, per conoscenza, alla Prefettura di Taranto, ora compare anche quello dell’ex assessore Mimmo Lariccia. L’udienza è pertanto slittata proprio per consentire al legale di Lariccia di depositare le memorie.

Ma proprio dalla missiva del Ministero dell’Interno emerge un’altra sostanziale novità in questo procedimento. Il Ministero, infatti, comunica all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Lecce un elenco differente di nominativi, inizialmente composto da 10 ex amministratori.

“Sebbene il Tribunale di Taranto abbia autonomamente indicato i soggetti responsabili dello scioglimento del massimo consesso elettivo”, gli amministratori individuati dal Ministero sono solamente 6. Vengono, cioè, meno, cinque consiglieri comunali: esattamente, in ordine alfabetico, Maria Grazia Cascarano, Francesco Ferretti De Virgilis, Leo Girardi e Roberto Puglia. Evidentemente, come da noi già peraltro rilevato in passato, gli elementi a carico di questi ex consiglieri non sarebbero rilevanti e, da quel che sostiene il Ministero dell’Interno, dovrebbero essere stralciati dal procedimento (l’iniziativa del Tribunale di Taranto viene ritenuta “autonoma”).

Restano, dunque, gli altri cinque ex amministratori indicati originariamente dal Tribunale di Taranto e confermati dal Ministero dell’Interno (ovvero l’ex sindaco Roberto Massafra, gli ex presidenti del Consiglio comunale Nicola Dimonopoli e Vincenzo Andrisano, l’ex assessore Massimiliano Rossano e l’ex consigliere comunale Luigi Morgante), e il nuovo nome che spunta proprio dalla recente missiva giunta da Roma (l’ex assessore Mimmo Lariccia).

Eccezion fatta per i due ex amministratori coinvolti anche a livello penale nell’inchiesta denominata “Impresa”, ovvero l’ex presidente del Consiglio comunale Nicola Dimonopoli e l’ex assessore Massimiliano Rossano, crediamo che sia molto probabile che anche per la posizione degli altri, almeno da quel che si riesce a comprendere dalla relazione originaria della Commissione d’accesso (benché zeppa di omissis), si andrà verso il chiarimento.





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