- martedì 04 febbraio 2025
Molto apprezzata l’idea del titolare del Bar dell’Ospedale: «Consentirebbe di risparmiare tonnellate di zucchero ogni anno»
Giovanni Sanasi ha sfiorato il successo nel concorso nazionale “Barawards Innovazione dell’Anno”: la sua idea si è infatti classificata al secondo posto. Un
enorme soddisfazione per Giovanni, la cui proposta è tanto semplice, quanto “rivoluzionaria”: una bustina di zucchero per addolcire il caffè di contenuto dimezzato (2.5 grammi invece che 5).
«L’idea nasce nel bar, il nostro “palcoscenico”» aveva presentato così la nuova invenzione Giovanni Sanasi. «Consiste in una bustina di 2,5 grammi di zucchero, pari alla metà della quantità di una classica bustina oggi in commercio. “La Metà”, questo il nome della mia invenzione, consente al consumatore di dosare la giusta quantità di zucchero, evitando uno spreco di prodotto che, ogni giorno, viene gettato nella spazzatura. C’è infatti chi usa solo mezza bustina oppure una bustina e mezza per dolcificare il proprio caffè. In questi casi, la restante parte del contenuto di zucchero della bustina finisce nella spazzatura.
L’economia di tonnellate di zucchero porta, a livello globale, un significativo risparmio di materia prima, con benefici per ambiente, natura e salute. Peraltro l’Italia importa gran parte dello zucchero dalla Germania».
La sua idea ha ricevuto migliaia di voti on line, sfiorando, dunque, il primo posto.
«Il merito non è solo mio, ma di tutta la squadra che sono riuscito a formare, ovvero dai giornalisti che hanno pubblicato la notizia sui giornali agli esperti informatici per le pubblicazioni sui social e a tutte quelle persone che l’hanno apprezzata e l’hanno votata, permettendomi di classificarmi al secondo posto del concorso nazionale “Barawards Innovazione dell’Anno”.
E’ la dimostrazione che insieme si vince. Adesso grazie a questo ottimo risultato, spero di poter coinvolgere qualche zuccherifici per il confezionamento e la commercializzazione. Se ciò accadrà, possiamo dire di aver raggiunto il nostro obbiettivo. Quindi un grazie immenso a tutti, nessuno escluso».
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