MANDURIA – Quattro circoli di Legambiente (quelli di Manduria, Sava, Maruggio e Fragagnano) scendono in campo contro la Regionale 8
  • martedì 04 febbraio 2025

MANDURIA – Quattro circoli di Legambiente (quelli di Manduria, Sava, Maruggio e Fragagnano) scendono in campo contro la Regionale 8

26/01/2019 09:17:20 - Manduria - Attualità

Ecco il loro intervento

 

Quattro circoli di Legambiente (quelli di Manduria, Sava, Maruggio e Fragagnano) scendono in campo contro la Regionale 8.

Dopo il servizio di Striscia la Notizia sul progetto di questa arteria, prosegue dunque il ping pong a distanza fra favorevoli e contrari.

«A 5 anni di distanza dalla bocciatura del Comitato VIA della Regione Puglia, che pensavamo avesse messo una definitiva parola fine a questa devastante opera, alcuni politici sono tornati nuovamente a spingere per la costruzione della famigerata Regionale 8» è riportato in una nota congiunta. «Questa inutile strada distruggerebbe proprio l’ultima fascia di territorio rimasta intatta, che conserva la più alta valenza paesaggistica e naturalistica dell’alto Salento, annientando definitivamente le ultime velleità di un turismo di qualità.

Appaiono, quindi, risibili le motivazioni di chi cerca di giustificare l’ingiustificabile, affermando che questa strada favorirebbe il turismo, quando invece è vero proprio il contrario. Sappiamo, infatti, che oggi il turismo si indirizza soprattuto in aree in cui il paesaggio e l’ambiente conservano ancora la loro naturale bellezza.

Non si comprende quindi come, nel 2019, si punti ancora sul trasporto su gomma, rispolverando un’idea progettuale del secolo scorso che, oramai, anche se più volte modificata nel tempo, risulta vecchia di quarant’anni.

Addirittura, nel territorio di Maruggio, il progetto si discosta dal tracciato esistente, apportando ulteriori danni ad un territorio stupendo e di incomparabile bellezza.

Noi pertanto restiamo coerentemente contrari a questa opera superflua, non solo, ovviamente, per ragioni di carattere ambientale, paesaggistiche e turistiche, ma anche e soprattutto perché, in un periodo di gravi ristrettezze economiche, appare immorale e, al contempo, incomprensibile, sperperare 200 milioni di denaro pubblico per un’opera palesemente inutile.

Quelle risorse economiche potrebbero, invece, essere utilizzate per la manutenzione ordinaria delle disastrate strade esistenti oppure per la completa realizzazione di un opera che i cittadini della parte orientale della provincia di Taranto aspettano invano da decenni: ci riferiamo all’incompiuta Bradanico-Salentina, indispensabile, essa si, al suo sviluppo perché congiungerebbe velocemente il nostro territorio ai tre capoluoghi di Lecce, Brindisi e Taranto, nonché all’autostrada e agli aeroporti di Grottaglie e Brindisi».

 

 





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